La violenza non ha genere, religione, cultura, stato sociale.
Violenti possono essere
uomini, donne, ragazzi, ragazze, bambini, bambine, anziani
europei, asiatici, africani, australiani, americani,
cattolici, protestanti, islamici, buddhisti, induisti,
laureati, diplomati, analfabeti, istruiti, ignoranti,
dirigenti, quadri, impiegati, operai,
medici, ingegneri, architetti, giornalisti, artisti, falegnami, idraulici, elettricisti,
puliti, sporchi
poveri, ricchi,
sospettabili, insospettabili,
allegri, seri, giocosi, puntigliosi,
lavoratori, sfaticati,
studiosi, fannulloni,
sportivi, pantofolai.
La violenza è violenza e va condannata sempre e comunque.