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Scelte


Anni fa avevi annunciato la tua decisione.

L’avevi tenuta nascosta fino all’ultimo, soprattutto a me.

Forse temevi che non avrei compreso.

Io, così lontana dalle tue verità e così sicura delle mie, invece, avevo capito da tempo. Sapevo che, alla fine, avresti intrapreso quei passi.

Ti avevo augurato ogni bene.

Ti aspettavano lunghi anni di studi, sacrifici e ripensamenti, ma sapevamo entrambi che saresti riuscito, avresti raggiunto il tuo obiettivo.

Ti avevo invidiato, e non solo per quella tua fede incrollabile, ma per quegli studi che sono la tua vita.

E poi quel tuo invito, come si annunciano i matrimoni, mi ha velato gli occhi di lacrime. Non potevo partecipare alla prima importantissima data, ma non sarei mancata a quella seguente. E ho tenuto fede alla promessa.

Le tue parole risuonavano chiare, decise, granitiche. Mai un attimo di insicurezza o di indecisione. E intanto ripensavo alla nostra amicizia, alle nostre discussioni e alle nostre confidenze.

Ti dicevo che non mi sarei mai sposata e non avrei mai avuto figli: mi sbagliavo.

Tu mi avevi parlato di qualche amica, sicura di farti “capitolare”: si sbagliava.

E alla fine, quella navata l’hai percorsa anche tu.

Io sempre lontana dalle tue verità e sempre sicura delle mie, ma felice della tua serenità.

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