Stefania Lusetti
Un bel film: PATERSON

C’è chi pensa che una vita mediocre sia quella scandita dalle solite abitudini quotidiane, da un lavoro ordinario, dalla quasi assenza di loquacità.
L’uomo banale, per molti, è la quintessenza del nulla.
Ma possiamo dire con sicurezza che dietro l’apparente facciata della limitatezza non ci sia altro?
Siamo così sicuri che la Cultura (con la c maiuscola) sia una prerogativa di chi vanta un titolo di studio superiore, una laurea o una cattedra?
La delicata pellicola “Paterson” di Jim Jarmusch sembra voler aiutarci ad andare oltre le esteriorità e ci invita ad avvicinarci alla poesia, non solo quella scritta dal protagonista del film, ma come essenza di vita.
Paterson vive a Paterson, è autista di autobus e non si lamenta mai. Vive con una donna che trascorre le sue giornate a ricreare artisticamente il loro nido d’amore e hanno un cane geloso del loro affetto.
Paterson scrive poesie scaturite dal suo acuto spirito di osservazione e dalla sua placida indole.
Ama la poesia, l’afferra con garbo e la condivide soltanto con sua moglie.
Non ha alcuna ambizione di successo letterario e finge di accogliere l’accorata richiesta di sua moglie di fotocopiare i suoi componimenti.
L’arco narrativo si svolge in sette giorni dove i ripetuti gesti quotidiani diventano sempre fonte di nuove ispirazioni.
“Paterson” è un inno alla poesia, all’arte e al contempo alla vita di tutti i giorni.
E’ un invito a non limitarsi alle apparenze, ad apprezzare ciò che ci circonda e ad osservare il mondo con curiosità e attenzione, anche nei percorsi ripetitivi di ogni giorno, perché, come recita un personaggio del film “una pagina bianca contiene molte possibilità".
Paterson (2016)
Regia:
Jim Jarmusch
Cast:
Adam Driver
Golshifteh Farahani
Barry Shabaka
Method Man
Chasten Harmon